domenica, Settembre 8, 2024
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    WhatsApp Messenger – App iPhone

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    Whatsapp LogoWhatsApp Messenger (AppStore  – 0,79€) è un’applicazione che consente di inviare messaggi di testo e multimediali ad altri iPhone/iPod Touch in maniera gratuita, utilizzando l’applicazione stessa e la propria connessione dati.
    L’applicazione consente di trovare all’interno della propria rubrica gli utilizzatori dello stesso programma e iniziare così a scambiare messaggi gratuiti fin da subito. L’ultima versione dell’applicazione supporta il Multitasking di iOS 4.

    L’applicazione non è disponibile solo per iPhone, ma anche per BlackBerry e Nokia S60. Trovate maggiori informazioni nel sito ufficiale degli sviluppatori http://www.whatsapp.com oppure all’interno dell’App Store

    La forza di questa applicazione e direttamente proporzionale alla sua diffusione e visto il prezzo irrisorio, perché non installarla e cominciare fin da subito ad utilizzarla?

    Death Racers

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    Uscito nel Novembre del 2008 in Italia, Death Racer è un film d’azione ad alto tasso adrenalinico che non si fa mancare nulla. Elaborazione delle macchine da corsa alla Fast and Furios, ingiustizia nei confronti del protagonista (Jason Statham, gia visto nei vari film Transporter e Crank), cattivona di turno, sparatorie e uccisioni varie e una buona dose di scazzottate tra omoni muscolosi.

    Death RacersLa storia racconta di un operaio ex carcerato, Jensen Ames che cerca di rifarsi una vita con un lavoro onesto grazie anche all’aiuto della moglie che gli sta accando, ma le cose non vanno bene, c’è la crisi e così gli operai della fabbrica in cui lavora James vengono tutti licenziati. Al ritorno dal suo ultimo giorno di lavoro, James viene aggredito da uno sconosciuto e si risveglia con tra le mani un coltello e la moglie morta accanto. Da qui viene sbattuto in un penitenziario di massima sicurezza e costretto a correre in delle gare automobilistiche dove tutto è lecito, anche la morte, pur di arrivare alle 5 vittorie che in teoria dovrebbero portare verso la libertà.

    Il film nel complesso è girato molto bene, con delle belle inquadrature e cambi di sequenza, ricco di azione e non annoia mai. Alcuni spunti sembrano essere presi direttamente dal mondo dei videochiochi, come ad esempio la possibilità di abilitare gli armamenti delle macchine o i mezzi di difesa passando sopra a dei power up o le stesse armi montate sopra le macchine. Il protagonista, Jason Statham, riesce in ogni film ad avere tutta la mia simpatia per il ruolo da antieroe che spesso interpreta, come in questo caso e gli riesce particolarmente bene. Un film consigliato a tutti gli amanti dei film d’azione!

    Negrita – Ho imparato a sognare

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    Continuiamo il filone della musica italiana di qualche anno fa, questa volta con i Negrita. Il pezzo del video è “Ho imparato a sognare”, pezzo contenuto nell’album XXX del 1997. Molto belle le sonorità di questo pezzo, avvolgenti e calde come può esserlo un gruppo di amici riunito attorno ad un fuoco acceso in una notte di mezza estate. Pau con la sua voce riesce a creare un tutt’uno con l’armonia magica di questo pezzo, velatamente malinconico per il tempo che passa e che ci accompagna in nostra questa vita, in ogni tappa significativa di quest’ultima, dalla scuola, alle speranze per il futuro.

    Negrita - XXXLa consapevolezza del crescere e del rendersi conto che a volte ci sono cose che, nonostante tutta la buona volonta che puoi metterci, non riesci a cambiare, neppure se ci metti tutta la tua energia. Nonostante questo ci resta il sogno, l’immaginazione e la fantasia, tutte cose che spesso il mondo degli adulti relega ai piccoli, a quelli che riescono a vedere astronavi volanti, che cavalcano aquiloni e immaginano un mondo diverso, dimenticando che piccoli lo siamo stati tutti. La capacità di sognare è una grande dote, nonostante le tante delusioni e amarezze che questa vita ci riserva, dobbiamo essere capaci di mantenere integra questa possibilità, perché tutta la vita è una bella canzone e c’era chi era incapace di sognare e chi sognava già.

    Segnalo che la canzone è stata reinterpretata anche da Fiorella Mannoia, che pur non essendo tra le mie artiste preferite in questa canzone ci mette tanto sentimento e passione riuscendo a catturare l’attenzione dell’ascoltatore dall’inizio alla fine del pezzo! Ascoltatela!

    Timoria, oggi come ieri?

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    Vi ripropongo un vecchio video dei Timoria, “Sangue Impazzito“, secondo me uno dei più belli che abbiamo mai scritto e interpretato. Il pezzo era stato dedicato ad un amico del gruppo scomparso tragicamente,
    A cantare queste splendide parole c’era ancora Francesco Renga, che non ho più seguito da quando ha intrapreso la carriera solista. Una canzone che trasmette una grande carica emotiva, da pelle d’oca.

    Sono andato a ripescare questo pezzo per via di un recente acquisto fatto su iTunes, riguardo una raccolta di canzoni cantate da Omar Pedrini, “La capanna dello zio rock“.
    La raccolta non è niente male e Omar non se alla grande anche se le atmosfere di una volta sembrano davvero lontane.

    Timoria - Album 1999Ricordo di aver scoperto i Timoria grazie all’album 1999 dove a cantare era Sasha, un loro super fan che era riuscito ad ottenere la fiducia del Gruppo e ad ottenere il ruolo di cantante dopo la dipartita di Francesco Renga.
    Visto che parlo di questo gruppo, non posso fare a meno di citare “Sole Spento“, “Deserto“, “L’amore è un Drago Dormiente” scritta per l’occasione da Aldo Busi.

    Tanti bei ricordi e tanta buona musica che ancora oggi accompagna queste giornate di fine Agosto.

    Complete Matrix Trilogy

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    Matrix Trilogy Blu-Ray

    Enter The Matrix – Blu-Ray

    Ecco l’ultimo acquisto della giornata, visto che ormai tutto è HD, mi sembrava giusto dare una rinfrescatina alla collezione dei film più belli e significativi di tutti i tempi, a mio giudizio.
    Così ho preso su play.com la trilogia di Matrix. Il prezzo è ottimo e sono comprese anche le spese di spedizione, naturalmente è compresa anche la lingua italiana.

    Vi consiglio di dare un’occhiata approfondita al sito perché ho preso un sacco di cose lì e mi sono sempre trovato un gran bene, dalle magliette ai videogames fino ai Blu-Ray.
    Buona visione!

    Hardware astratto e software dei desideri.

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    Hardware vs Cloud
    Hardware vs Cloud
    Hardware astratto e software dei desideri.

    Di oggi la notizia che HP smetterà di produtte Hardware siano essi PC o Tablet, in favore dello studio di servizi per le aziende. Da questa notizia sono andata a riesumare questo articolo riguardante l’hardware astratto e il software dei desideri (sempre più cloud che detto tra noi a me non convince e se avrà successo è solo perché ce lo imporranno).
    Consideriamo per un attimo i vecchi device del passato, mi riferisco ai vecchi cellulari, macchine fotografiche o alle ancora più arcaiche macchine da scrivere. Bene, quanti pulsanti avevano, quanti bottoni consentivano di abilitare le funzionalità di quelle macchine – senza pensarci neppure troppo – la risposta è parecchi.

    HP non produrrà più personal computer

    Altra considerazione non meno importante è che ogni apparecchio serviva per un motivo particolare: telefonare, fare foto, scrivere e via di questo passo. La tecnologia e la potenza di calcolo erano estremamente costosi e per pochi. Mentre ora uno smartphone si può trovare intorno ai 200 Euro. Dove voglio arrivare con questo discorso? Ad oggi.

    L’iPad è un ottimo esempio di quello che ho deciso di chiamare “hardware astratto“. Una tavoletta composta essenzialmente da un grande display dotato di una buona risoluzione e del pulsante fisico home, un po’ come accade su iPhone. Ma torniamo a iPad, a cosa serve? Domanda sbagliata… Cosa vogliono farlo diventare? Lanci una applicazione e diventa un mixer musicale, un’altra e il display di un pianoforte, un’altra ancora ed è un libro per gli appunti con tastiera virtuale, come quella che sto utilizzando ora. A parte l’hardware di base, non c’è nulla di fisico, le interfacce vengono create e disposte secondo il pensiero di chi le sviluppa, tutto può succedere ed essere visualizzato su quel display per lasciare spazio a nuove funzionalità, utilità, intrattenimento.

    La differenza sta nel software e nei servizi che offri

    Disegni, mandi mail, scrivi e quant’altro e ogni volta si creano nuove interfacce e nuove applicazioni. Il risveglio del software che ad oggi fa la differenza e che da un valore aggiunto anche quando l’hardware non sempre tiene il passo rispetto ai competitor. L’app store fa la differenza, iCloud farà la differenza… Apple secondo me ha sposato un po’ questa filosofia, creare superfici di pura tecnologia sulle quali far materializzare le idee degli sviluppatori, sempre più accessibili da remoto.

    Così è stato per iPhone, iPad e lo stesso Magic Mouse (dal grande potenziale ma poco sfruttato…). Così, mi immagino grandi schermi, magari pieghevoli, da utilizzare come tovaglie o da attaccare alle pareti, hardware astratti multifunzione, che utilizzano il medesimo display per dar vita all’immaginazione di chi saprà innovare questo mondo con idee realmente utili, perché se l’hardware sarà astratto, le idee, i servizi e il software saranno quelle che faranno la differenza, già da oggi.

    Cuore Caldo

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    Rosa davvero rosa

    Cuore caldo dopo una notte passata insieme,
    al ricordo di un risveglio su di un letto che non era il mio.
    Cuccioli che se ne stanno rintanati al caldo di vecchie coperte
    mentre fuori, leggeri ma insistenti fiocchi di neve imbiancano
    il bosco davanti questa finestra.

    Alla conta di questi giorni, come l’ultimo dell’anno
    aspettando la mezzanotte che non arriva mai e riesci sempre a trovare
    un motivo per essere contento e per festeggiare.
    Quando ti vedono sorridere e ridere, poi ti chiedono il perchè,
    che vuoi rispondere? Che va così, come deve andare…

    Metto la sciarpa, tutta intorno al collo, sopra le labbra
    che poco hanno parlato in questi giorni, lascio fuori solo gli occhi
    per poter osservare, catturare, registrare ogni istante.
    Quante idee per le strade, nelle espressioni di tutti quelli che incontro.

    Quante storie mi sembra di leggere su quelle facce, io oggi resto fuori!
    Senza farmi notare più di tanto, impassibile, come il vestito che mi sono
    cucito addosso, cuore caldo dentro, malgrado questo vento freddo
    che mi infreddolisce i piedi.

    Come un viaggio in treno passato a guardare oltre quel finestrino,
    senza che nessuno pronunci parola e preferisci abbandonarti e lasciarti cullare
    da dolci immagini, dense come il miele e fresche come la menta.

    Cuore caldo al sapor di miele e menta piperita, per due.

    Grazie.

    Questione di Gusto

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    Il gusto è una caratteristica che è presente in ognuno di noi che va fatta crescere e sviluppare con il tempo. È data dall’ambiente in cui si cresce, dall’insegnamento delle persone che ci stanno intorno a cominciare dai genitori che con il loro ruolo possono educarci anche in questo. Si, ci vuole educazione, dedizione e occhio attento per saper cogliere i particolari. Essenziale diventa porsi delle domande e trovarne le risposte, sviluppare un senso analitico verso quello che si guarda, specie all’inizio di questo percorso, una sorta di allenamento che poi diverrà scelta naturale e quasi istintiva al crescere del nostro bagaglio culturale.
    Cultura, educazione e sensibilità, così su due piedi mi sento di dire che sono questi gli elementi che caratterizzano delle buone scelte e la creazione di un proprio gusto.

    Venendo al mio “caso personale”, dovendo raccontare il mio background culturale, l’evoluzione del mio gusto, che potrei dire…
    Essendo quasi autodidatta nel mondo della grafica, non avendo mai frequentato una scuola a indirizzo artistico, mi sento di peccare un po’ sulle basi, quando parlo ci cultura del mondo della grafica/comunicazione in senso stretto, anche se nel corso degli anni ho cercato di approfondire questi aspetti attraverso letture di vario genere.
    Parlando di persone, di educatori, invece mi vengono in mente 3 persone. Mio zio che per un anno e mezzo mi ha tenuto nel suo studio grafico “vecchia scuola” che di cose ne sapeva tante, specie sulla composizione e l’impaginazione. Il mio amico John che mi ha sempre considerato “artista” perchè non seguivo uno schema prefissato nella creazione delle cose, non ero una macchina a suo dire, ma creavo dal nulla le cose.

    Non ultimo il mio caro amico Giuseppe che all’inizio della mia carriera nel campo web mi ha insegnato tanto, a notare i dettagli, l’uso dei caratteri, il saper lavorare con gli spazi, ci si scontrava alle volte, però è stato un maestro, se pur per poco tempo. Oltre a queste parentesi positive, beh, credo che alle volte il mio gusto sia stato limitato da chi stava sopra di me e questo in parte mi ha reso più arido, specie se guardo alla “libertà” che avevo in passato, anche nello sbagliare. Concludendo, ritengo che il gusto sia trettamente legato alla sensibilità di ognuno di noi, quelle sensazioni che senti a pelle e che associ al bagaglio di immagini, suoni, parole che porti con te.

    Novecento di Alessandro Baricco

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    Alessandro Baricco racconta la storia di Danny Boodman e molto di più…

    Forse non è l’opera più conosciuta di Alessandro Baricco, ma sicuramente è tra quelle che se le leggi ti resta nel cuore.

    Alessandro Baricco – Novecento

    Novecento: un monologo intenso da leggere senza fretta

    Novecento di Alessandro Baricco non è un vero e proprio libro è bene chiarirlo, si tratta di un monologo teatrale composto da 62 pagine circa. Viene raccontata la storia del Virginian, un piroscafo che al tempo della guerra trasportava gli emigranti dall’Europa all’America.

    Sul Virginian suonava ogni sera un pianista dotato di grande tecnica e talento straordinario. Questo pianista era praticamente nato e cresciuto su quel piroscafo e non era mai sceso sulla terra ferma.
    Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1994. Da questo monologo ne è stata fatta una opera teatrale e nel 1998 Giuseppe Tornatore ne ha fatto un film dal titolo La leggenda del pianista sull’oceano.

     

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    Estratto dal libro Novecento

    Danny Boodmann TD Lemon…perchè mi affascina così tanto? Ha talento, un talento innato. Ha un suo modo di vedere le cose e di farle sue. Non è mai sbarcato da quella nave, il Virginian, eppure è come se avesse visitato ogni posto del mondo, tutto questo, osservando le persone, vivendole attraverso i suoi occhi, carpendone ogni dettaglio. Ha “incantato” i suoi desideri, fermandoli per sempre in tanti attimi

    Pag. (59/60) e capirete cosa voglio dire…
    “Ho disarmato l’infelicità. Ho sfilato via la mia vita dai miei desideri. Se tu potessi risalire il mio cammino, li troveresti uno dopo l’altro incantati, immobili, fermati lì per sempre a segnare la rotta di questo strano viaggio che a nessuno mai ho raccontato se non a te”.

    Lui vive ed ha vissuto attraverso quelle persone. Perchè c’è poco da fare, chiamatelo istinto, sesto senso ma è davvero possibile vivere fino in fondo le persone che ci stanno attorno…lui aveva il suo modo di comunicare nella musica e nella tastiera di un pianoforte…
    900 è un personaggio di una semplicità disarmante, consapevole e artefice del suo destino. Si percepisce il suo modo di essere “Speciale” nel suo modo di vivere in una diversità non ostentata a forza, ma estremamente naturale.

    Non si può fare a meno di pensare che il suo spirito sia motivato da pensieri nobili e puri, dall’arte e dall’amore che gli indicano la strada, da una passione travolgente che trova il suo sfogo su una serie di tasti bianchi e neri in sucessione tra loro…
    “..Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa, suonavi la tua felicità su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato così.

    La terra, quella è una nave troppo grande per me.
    E’ un viaggio troppo lungo
    E’ una donna troppo bella
    E’ un profumo troppo forte
    E’ una musica che non sò suonare.
    Perdonatemi ma io non scenderò, lasciatemi tornare indietro.”

    Perché acquistare il monologo di Alessandro Baricco

    Perché è breve ma allo stesso tempo intenso, la storia è originale e si lascia leggere molto facilmente. Fa riflettere ed emoziona, così anche il film. Li ho presi tutti e due e regalati in varie occasioni.
    Sia monologo che film sono consigliatissimi.