Se penso alla poesia non può che venirmi alla mente Giacomo Leopardi e le sue meravigliose poesie… Giacomo Leopardi probabilmente oggi (forse anche ieri) sarebbe stato considerato uno sfigato perché se ne stava sempre chiuso in casa a scrivere, non andava in palestra ed era innamorato di una unica donna, quando avrebbe potuto trovarne altre, magari a pagamento.
Penso a internet e vedo nella mia mente immagini legate alla tecnologia, computer, smartphone con cui fotografare tutti i momenti indimenticabili della propria vita (così dicono le pubblicità) e poi ti ritrovi a condividere foto di gatti, di persone ubriache, di fiori e quant’altro…
I sentimenti però sembrano restare fuori da questa sfera, una sorta di contrasto tra l’immagine che ci costruiamo sui nuovi media e quello che proviamo dentro di noi.
Non tutti sono disposti a farlo, comprensibile, eppure una volta chi ci riusciva con destrezza e maestria era considerato un sommo poeta e oggi? Raccontare le proprie emozioni è ancora di moda?
IL DRAGO DEL MIO CUORE
E’ un libro aperto se vuoi lasciarlo raccontare,
osservo ogni piccolo gesto ed è come se diventassi tutt’uno con lei.
Sono identità da ritrovare, eppure ogni piccolo segno racconta di te e del
tuo passato.
Ricordi? Certo che ricordi, non potrebbe essere diversamente…
La paura di essere dimenticato? Perché? Sei e sarai, tu sei e sarai,
anche se dall’altra parte non risponderà nessuno e i tuoi pensieri si
faranno più deboli e insicuri.
Racconto di tristezza e malinconia per quello che c’era e non c’è più,
ma c’è il sole dentro, si questo lo sò, oggi un po’ più freddo ma c’è.
Un volto si racconta anche se non vuoi, ha la sua storia, le sue luci e le
sue ombre.
Quanto spazio mi lascerai per raccontarmi questa volta? E tu quanto lo
farai?
Raccontami, voglio vivere le tue emozioni e farle mie.
Ora con gli occhi chiusi, ti sento di più…Forte, come il drago che
custodisce il mio cuore e le lacrime che vedi sono solo la tua storia che diventa mia.
Sorrido, perché è bellissimo quello che sento e non posso preoccuparmi per
quanti non possono capire.
Mi chiedi di vivere di emozioni e ne ho vissute sai, ma libero come prima
ancora non sono.
Raccontati con i tuoi piccoli gesti, oppure guardami e non dire nulla.
Senti quanto un silenzio può essere intenso e portare lontano?
Lo vedi? E’ così facile, senza spiegazioni, senza aspettative e paura.
Ora.
I tuoi occhi parlano di te, ma oggi non vuoi farmeli leggere.
La felicità arriva, non ti preoccupare, l’ho sentita parlare prima, di là in
cucina a confabulare di amori e di storie bellissime tutte per te.
Accarezzo la tua testolina per rassicurarti, perché la tua forza è la mia.
Si, non ti preoccupare, adesso arriva la felicità anche per te.
Per me, da oggi, quella malinconia che vedevi e che gli altri vedranno
sarà anche per quei tuoi occhi che non torneranno più,
ma che porterò sempre con me.