Quali sono le frasi da evitare al lavoro? Nel manuale Basta Dirlo l’autore, Paolo Borzacchiello, (uno dei massimi esperti di intelligenza linguistica applicata al business) ne ha individuati ben 8. Li trovi elencati qui sotto. Personalmente li ho trovati oro colato e sto cercando di evitare certe frasi sostituendole con altre.
1. Scusa se ti disturbo / Perdonami se ti disturbo
La regola aurea è che dovremmo sempre essere gentili e al contempo valorizzarci. Proviamo ad usare: “Ciao, sei libero adesso? Puoi parlare con me ora?”. Non stiamo disturbando perché il nostro messaggio è importante e non ci dobbiamo scusare. Liberiamoci di questo brutto modo di parlare! Come possiamo essere felici e stare bene se, dentro di noi, vive l’idea che la nostra presenza sia un disturbo per gli altri e non una cosa piacevole?
2. Mi sono spiegato? Hai capito?
Evitiamo queste domande se stiamo presentando le nostre idee a qualcuno oppure stiamo illustrando dei concetti che potrebbero portare anche dei vantaggi. Il nostro benessere e la nostra felicità sono il risultato di una serie di elementi fra i quali di certo anche la credibilità e il valore di cui godi presso gli altri. Con la prima domanda ci stiamo dando degli incapaci, non siamo in grado di spiegare i concetti. Con la seconda diamo dell’incapace a chi ci ascolta. Non dovremmo farlo mai in contesti lavorativi. Evitiamo queste domande e sostituiamole con “È tutto chiaro fin qui? Ci sono aspetti che desiderate approfondire ulteriormente?”
3. Non voglio rubarti altro tempo
Rubare è qualcosa di negativo. Questo verbo toglie autostima a chi lo usa. Se nella nostra testa vive l’idea che noi stiamo rubando tempo a qualcuno, il nostro atteggiamento sarà di sottomissione psicologica e di titubanza. Sostituiamo con “Devo dirti velocemente una cosa. Hai tempo?” oppure “Possiamo rapidamente fare il punto della situazione? Ci vuole proprio un secondo”.
4. Grazie (grazie per avermi concesso il tuo tempo/grazie in generale).
Spirito della cosa donata. Se riceviamo un regalo, siamo in debito. E se siamo in debito, le nostre opzioni negoziali sono ridotte. È una questione di supremazia psicologica. A furia di ringraziare perderemmo il potere che ne consegue, perderemmo la nostra posizione di leadership. Potremmo sostituire con “Hai fatto un ottimo lavoro, sono fiero di te”. Gentile ed al contempo abbiamo valorizzato la nostra posizione. Grazie per il tuo tempo diventa Sono contento di vederti.
5. Ti faccio una domanda stupida
Oppure diciamo “adesso dico una sciocchezza / magari non c’entra e non ti interessa / Fidati /Grazie per la fiducia.
Quando lo diciamo perdiamo di credibilità, carisma. Queste affermazioni trasmettore l’insicurezza di chi le pronuncia. Infatti, in chi ci ascolta scatta la domanda “Perché mi sta dicendo di fidarmi?
Quindi, come chiudere alla grande una email? Con Grazie per la fiducia oppure Sono contento di poter iniziare a lavorare con voi?
6. Correggimi se sbaglio
Questa frase contiene un comando diretto in piena regola, scatenando la ricerca di errori. In secondo luogo, implica il fatto che potremmo sbagliare. Se proprio volessimo dire qualcosa potremmo dire… “Dimmi poi che ne pensi”. Oppure il silenzio.
7. Se devo dirti la verità
Varianti. Se devo essere sincero/ Posso essere sincero? / Onestamente / Credimi / Lo giuro / Vuol dire che se non sei costretto, menti? Come sostituire queste frasi? Con il silenzio.
Quando una cosa è vera, l’unica cosa che puoi fare è dirla. Al contrario usando queste frasi e parole sembriamo bugiardi ed insicuri. La verità non ha bisogno di orpelli.
8. Dai retta ad un cretino
Le frasi da evitare al lavoro ma anche in famiglia e con gli amici hanno anche delle sfumature e delle varianti che, in questo momento, non mi sono venute in mente. Nel dubbio di quali parole utilizzare al loro posto utilizziamo il silenzio. Il silenzio, come ci insegna Borzacchiello, resta una fra le più potenti opzioni a nostra disposizione. E ci toglie dall’impaccio.