Una mail del 15 febbraio scorso mi annunciava che era stato spedito un pacco tramite TNT del nuovo catalogo e look book Erika Cavallini Semi-Couture per la primavera estate. Lì per lì ho pensato ” wow! chissà quando mi arriverà!”. Il pacco è arrivato il giorno dopo ma purtroppo la brutta stagione e il poco tempo hanno fatto sì che catalogo e look book abbiamo stazionato sul mio comodino per più di un mese. Poi finalmente, complice le vacanze di Pasqua e il numero 12 di Vanity Fair (“Un Bloody Mary, grazie”pag. 178 dedicato alla collezione Erika Cavallini Semi-Couture) ho iniziato a sfogliare con interesse il materiale. Strepitoso il catalogo, stampato su tessuto, immagini e suggestioni anni ’60, la Costa Azzurra, party in piscina, fasce alte raccolgono i capelli, trucco marcato, tessuti impalpabili. Mi piace molto una frase … “omaggio a una generazione che costruì le sue vite attorno al tempo libero e diede vita alla cosidetta “preppy culture”.
La collezione propone le righe (che io adoro) rosse, blu e azzurre, paesaggi da cartolina vintage stampati su tessuti per abito con spolverino, pizzi portati con disinvoltura con golfini e camicia da uomo, spille di finte orchidee, volant e vita alta.
Uno stile non certo facile al giorno d’oggi: presuppone sicurezza, savoir faire et physique du rôle. Ma la moda, ricordiamolo sempre, è un gioco!
In zona Pordenone pezzi della collezione Erika Cavallini si trovano da Etre Concept Store e a Portogruaro chez Le Maschiette. E ovviamente su Yoox (stagione passata).
Frank Sinatra – That’s Life (1966)
Cole Porter – I’ve got you under my skin (1936)
Joy Ramone – What a wonderful world (2002)
Barbara Streisand – The way we were (1974)
Playa de la Condesa, Acapulco
Palm Springs
Hotel du Cap-Eden Roc, Cap d’Antibes
Est Hampton