sabato, Dicembre 21, 2024
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    Hardware astratto e software dei desideri.

    Hardware astratto e software dei desideri.

    Di oggi la notizia che HP smetterà di produtte Hardware siano essi PC o Tablet, in favore dello studio di servizi per le aziende. Da questa notizia sono andata a riesumare questo articolo riguardante l’hardware astratto e il software dei desideri (sempre più cloud che detto tra noi a me non convince e se avrà successo è solo perché ce lo imporranno).
    Consideriamo per un attimo i vecchi device del passato, mi riferisco ai vecchi cellulari, macchine fotografiche o alle ancora più arcaiche macchine da scrivere. Bene, quanti pulsanti avevano, quanti bottoni consentivano di abilitare le funzionalità di quelle macchine – senza pensarci neppure troppo – la risposta è parecchi.

    HP non produrrà più personal computer

    Altra considerazione non meno importante è che ogni apparecchio serviva per un motivo particolare: telefonare, fare foto, scrivere e via di questo passo. La tecnologia e la potenza di calcolo erano estremamente costosi e per pochi. Mentre ora uno smartphone si può trovare intorno ai 200 Euro. Dove voglio arrivare con questo discorso? Ad oggi.

    L’iPad è un ottimo esempio di quello che ho deciso di chiamare “hardware astratto“. Una tavoletta composta essenzialmente da un grande display dotato di una buona risoluzione e del pulsante fisico home, un po’ come accade su iPhone. Ma torniamo a iPad, a cosa serve? Domanda sbagliata… Cosa vogliono farlo diventare? Lanci una applicazione e diventa un mixer musicale, un’altra e il display di un pianoforte, un’altra ancora ed è un libro per gli appunti con tastiera virtuale, come quella che sto utilizzando ora. A parte l’hardware di base, non c’è nulla di fisico, le interfacce vengono create e disposte secondo il pensiero di chi le sviluppa, tutto può succedere ed essere visualizzato su quel display per lasciare spazio a nuove funzionalità, utilità, intrattenimento.

    La differenza sta nel software e nei servizi che offri

    Disegni, mandi mail, scrivi e quant’altro e ogni volta si creano nuove interfacce e nuove applicazioni. Il risveglio del software che ad oggi fa la differenza e che da un valore aggiunto anche quando l’hardware non sempre tiene il passo rispetto ai competitor. L’app store fa la differenza, iCloud farà la differenza… Apple secondo me ha sposato un po’ questa filosofia, creare superfici di pura tecnologia sulle quali far materializzare le idee degli sviluppatori, sempre più accessibili da remoto.

    Così è stato per iPhone, iPad e lo stesso Magic Mouse (dal grande potenziale ma poco sfruttato…). Così, mi immagino grandi schermi, magari pieghevoli, da utilizzare come tovaglie o da attaccare alle pareti, hardware astratti multifunzione, che utilizzano il medesimo display per dar vita all’immaginazione di chi saprà innovare questo mondo con idee realmente utili, perché se l’hardware sarà astratto, le idee, i servizi e il software saranno quelle che faranno la differenza, già da oggi.

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    Katia Querin
    Katia Querinhttp://www.katiaquerin.it
    Ciao sono Katia! Scrivo da sempre. Mi riesce facile mettere nero su bianco pensieri ed emozioni. Dal 2010 dico la mia sulla società grazie alle evoluzioni del digitale, i voli pindarici del marketing ed il potere della narrazione.

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