I ragazzi del nord est – la storia di Nicola |
Lunedì sera, alla TV c’è Fiorello. Poi si materializza Pippo Baudo e comincio a fare zapping. Approdo su MTV, passa un video: la storia di Nicola, storia vera di un ragazzo del nord-est. Mi incuriosisco, sono episodi che raccontano le storie di ragazzi del nord est nel 2011, storie raccontate con oggettività e quindi sono nude e crude. Dopo aver visto il video mi ha preso un misto di orgoglio/imbarazzo. Mi capita sempre quando parlano del nord-est ! È come se parlassero di un cugino lontano, quello “gnorante”, quello “sgionfo”, che ti mette a disagio ma resta pur sempre tuo cugino. Lo assecondi con il sopracciglio alzato.
Una vita fatta di impegno, di valori, eppure… nessuno scatto degno di nota, un tranquillo tran tran. I discorsi sono di un ragazzo di 28 anni ma potrebbero essere tranquillamente di un signore di 58, magari ben portati. Illuminanti alcuni passaggi che fotografano bene il nostro tempo ed il vivere in queste zone.
Lavoro duro, famiglia, denaro. La briscola sostituita dal poker. L’auto veloce e costosa, gli esercizi in palestra, la cena con gli amici nel locale di grido. Intorno la campagna, la nebbia, un campanile all’orizzonte. La chiacchierata in italiano misto veneto con gli amici e con il padre, l’uomo da prendere come esempio, esponente del boom economico.
E concetti che ritornano sempre, che ho sentito tante volte e continuo a sentire:
– a cosa serve studiare ? gli imprenditori hanno la terza media!
– mai visto un uomo affascinante “smontare” da una fiat punto!
– una donna ha bisogno di sentirsi protetta e sicura e se ha testa non ti lascerà mai!
– bisogna aggredire il mercato
– mentalità da attaccante
– dobbiamo produrre, produrre
Scorrono le didascalie e sono quasi più inquietanti della storia di Nicola. I tempi sono cambiati.
Ho visto che c’è anche un’altra storia, di un altro ragazzo del nord-est, si chiama Stefano. E condivide con gli spettatori la sua storia, sempre su MTV on demand. Ne parlerò.
Sì ci vedono così.
Infatti il nordest prima era formato da una generazione fatta di lavoro lavoro lavoro…
Ora predomina quella che sa solo spendere ed apparire. Poca intentiva e tanta bella vita.
E nella mia pordenone lo si nota ogni giorno.
Peccato che ci vedano così da fuori, perchè di gente in gamba ce n'è. Eccome.