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    The Sartorialist – ragazza qualunque a NY

    Ho iniziato pigramente un gioco, andare a caccia di blog. Molto facile, basta cliccare “segui blog” dal menù di blogger. Lo trovo un giochino interessante per capire cosa passa per la testa delle persone che come me hanno deciso di aprire un blog. Ho notato che ogni giorno il blog seguente al mio è sempre diverso. Sarà una moda, sarà che siamo narcisi, sarà che vogliamo attenzione, sarà che molti ci intravedono la possibilità di diventare famosi, altri magari si inventano un lavoro…Cosa fai nella vita ? Il/la blogger, of course!  Ma quanti siamo a tenere un blog ? Secondo WordPress, sull’ononima piattaforma, oggi sono in 405.655 bloggers. Secondo un’indagine a luglio 2011 ci sono 164 milioni di blog nel mondo.
    Ritorno al mio giochino…su 10 clic in avanti mi sono capitati 10 blog pessimi, nel senso che alcuni sono dedicati alla morte,  altri sono illeggibili perché chi scrive parla ai propri amici di cose che sanno solo loro, altri blog sono abbandonati a se stessi (ultimi aggiornamenti 2009), altri sono mono tematici sui propri figli… Qui apro una parentesi: chi mai se non i genitori e parentela stretta si interessa dei progressi giornalieri del neonato ?! beh si ci sono i pedofili. Allora dico, cavoli, ci sono persone disturbate nel mondo intero, perché mettere le foto di neonati o bimbetti bellissimi nudi ? E visto che ci siamo mettere anche l’indirizzo di casa e il nome della creatura…Mistero pericoloso.
    Sconsolata da tale orrore ritorno al mio preferito The sartorialist, aggiornatissimo e very cool. La leggenda narra che Scott Schuman – un fotografo di moda – aprì il sito quasi per gioco ora è un sito vero e proprio, gestito con i fiocchi,  i look proposti sono finiti in un libro, insomma un successone. A me diverte un sacco perché non c’è da leggere niente, solo ammirare i ritratti e sognare ad occhi aperti.  Le ragazze (casualmente tutte belle, alte e magre) camminano leggiadre per strada quasi  fosse una passerella e i businessman sono sempre impeccabili, sorridenti ed amichevoli. Forse ha ragione Luna, l’ex direttore di Wired, nel dire che più della metà di questi blog sono destinati a scomparire e solo una piccolissima parte diventerà un prodotto editoriale ? Io nel frattempo continuo a postare per il semplice piacere di farlo 🙂

    Katia Querin
    Katia Querinhttp://www.katiaquerin.it
    Ciao sono Katia! Scrivo da sempre. Mi riesce facile mettere nero su bianco pensieri ed emozioni. Dal 2010 dico la mia sulla società grazie alle evoluzioni del digitale, i voli pindarici del marketing ed il potere della narrazione.

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