Leggendo il numero di Wired di Luglio 2011 sono rimasto affascinato da un articolo che parlava di un centro di riciclo a Vedelago, a non più di 20 Km da dove abito io, stiamo parlando di Veneto insomma.
Centro di riciclo a Vedelago, dove tutto si trasforma…
Lo stabilimento è stato fondato da una signora, Carla Poli, direttrice del centro di Vedelago, che ha impegnato il suo tempo e le sue energie per cercare di risolvere il problema dei rifiuti, cercando metodi alternativi per riciclare il più possibile il materiale che solitamente viene buttato via.
Stiamo parlando di un riciclo di “rifiuti” quasi vicino al 100%, possibile grazie ad un sistema che a quanto pare funziona molto bene ed è pure redditizio (la graniglia di plastica che viene generata alla fine del processo è molto richiesta ed utilizzata in vari ambiti), tanto da suscitare l’interesse di paesi esteri che vorrebbero replicare questo modello di business ecologico.
Generare Business in maniera ecologica
Fare soldi e fare del bene all’ambiente e alle persone che lo popolano, sembra quasi impossibile!
Ottima iniziativa insomma. Quello che mi stupisce però è che non se ne parli abbastanza, che questo modello non venga applicato anche dove di problemi con l’immondizia ce ne sono parecchi (troppo facile tirare in ballo Napoli purtroppo…).
Nessuno vuole le discariche vicino casa, neppure gli inceneritori, mandiamo la spazzatura in altri paesi con treni, navi, camion, immondizia che viene incendiata nelle strade! Tutto questo è assurdo oltre che intollerabile.
Condividere per diffondere la cultura ecologica
Con questo articolo, vorrei esortarvi a condividere questa notizia affinché si parli di queste alternative, per fare in modo che magari queste informazioni arrivino ai sindaci dei comuni d’Italia, al governo… Un’alternativa a inceneritori e discariche c’è, il centro di riciclaggio di Vedelago ne è un esempio.
Un mondo con l’anima ecologica è possibile, basta solo la buona volontà di ognuno di noi e che le persone preposte a governare mettessero da parte gli interessi dei pochi in favore di quelli della comunità una volta tanto, per il bene di tutti.
Leggi l’articolo uscito a Luglio 2011 su Wired
http://mag.wired.it/rivista/storie/2011/07/14/niente-si-incenerisce-tutto-si-trasforma.html