Mi piace di Facebook è una gran comodità |
Che meraviglia il “mi piace”. Pollicione alzato vuol dire si, ok, va bene. Pollicione verso vuol dire no, non va bene, non mi piace. E’ un’azione basica, quasi primitiva e lo sforzo impiegato è pari a un battito di ciglia. Funziona come nel Gladiatore… ricordate ? Commodo chiede al popolo se tenere in vita lo schiavo, si o no ? Pollice in su o pollice in giù ? Una volta, al tempo dei romani funzionava così.
Ai nostri giorni lo ritroviamo onnipresente nelle bacheche di fb e in generale nel web. E’ micidiale per la comunicazione. Sta diventando robotica e all’osso. Come dire…”ti piace la pizza ? Mi piace.” Punto. La conversazione muore lì.
Ho notato che da noi funziona alla grande, c’è anche chi non legge i post degli amici e clicca come un matto ovunque “mi piace”… Così – mi ha confidato un simpaticone -gli amici si ricordano di me. Serve un “mi piace” anche per farsi ricordare 🙂 Ho notato un’altra cosa fantastica, il “mi piace” è usato spesso per le questioni importanti. Nel marzo terribilis 2011 girano video su video, post, petizioni, proclami sul nucleare. Tanto per essere chiara fin da subito, io sono contraria. Specie se si dovesse fare qui in Italia. Mi spiace ma non siamo in grado di gestire una cosa di questo tipo, troppo pericolosa. Siamo bravi a fare i vestiti, a cucinare, a fare gli artisti, la Ferrari e la Ducati. Riga, il nucleare lo lasciamo a qualcuno altro, per carità.
La faccenda è delicata e tremendamente seria. Così seria che ci siamo già rotti i maroni di sentirne parlare, ci fa orrore cosa sta succedendo a Fukushima e così schiviamo il problema evitandolo come la peste. Una mia amica da quasi 20 giorni continua a postare in bacheca un trafiletto sul nucleare chiedendo agli amici di copiarlo/incollarlo/condividerlo per diffondere il verbo e di andare a votare al referendum di giugno. Esasperata le ho proposto un botta e risposta alla PrettyKetty su questo blog, (della serie… dimmi bene cosa sai, informami) considerato che le visite ad oggi sono 3.360 (a proposito grazie infinite)… Non ha risposto, non ha dato informazioni maggiori, però ha cliccato MI PIACE.
…anche a me! haahahahaha!!!
Quante cose si potrebbero scrivere… Peccato che la gente non abbia più voglia di leggere o di sforzarsi di capire quello che legge e allora Mi Piace!
Si ha un gusto estremamente primitivo… Ma all'epoca non c'erano tutti i mezzi di comunicazione di oggi e c'era bisogno di gesti univoci e universali.
Bene, ora guardiamo la cosa al contrario, oggi ci sono troppi mezzi per comunicare e nessuno ci capisce più nulla e allora nella grande arena di internet
serve qualcosa di immediato e comprensibile a tutti. Mi piace! Pollicione!
Poi questa cosa si lega anche al tempo che nessuno ha più… Ne avevi parlato in un altro post… L'ok non esiste più sostituito dal pollicione, ma chi di voi ricorda i mitici pollicioni di Fonzie??? Hhhhheeeeeyyyy…
Va beh non escludo che qualcuno ci abbia fatto una tesi di laurea su questa cosa…
"ti piace la pizza ? Mi piace." Punto.
Questo può valere per la pizza, ma io con un post sul nucleare ho scatenato un mini dibattito da decine e decine di post. Quindi forse dipende anche con gli "amici" con cui abbiamo a che fare…
Certo si potrebbe esterndere il discorso. Dichiari pubblicamente che una persona semisconosciuta è tua amica con la stessa facilità con cui premi sul pollicino…per cui siamo punto a capo 🙁
@Marco
Ne avevo parlato a fine febbraio nel post La fretta, il tempo è tiranno!
L'osservazione sui dispositivi calza a pennelllo! ci sono così tanti dispositivi per comunicare che forse siamo tutti un' pò storditi. Secondo me anche il telefono ha perso posizioni…
I social hanno cambiato il nostro modo di comunicare ed interagire. Pensa che per organizzare alcune uscite ormai usiamo un gruppo di fb!
Certo che mi ricordo Fonzie!
Ci mancava una tesi sul "mi piace" 🙂
@Mik
Corretta l'osservazione, dipende dagli amici che si ha ! E' vero.
Come attenuanti ho pensato
– perché non si sa nulla sull'argomento
– per pigrizia
– per "paura" di passare per pesanti
Per quanto riguarda gli amici… la frase che ho scritto può essere letta come l'hai letta tu 🙂 in realtà volevo dire che questa mia amica é da 20 giorni che pubblica in bacheca il trafiletto sul nucleare…(Resta il fatto che le voglio bene e che spesso la prendo affettuosamente in giro…)
Questo sì che è un equivoco 🙂
Mi sono data una regola su fb: stare sotto i 100 amici, non riesco mica a stare dietro a tutte le micro postate con 70 amici figurarsi con 300 :-)e poi non li ho 300 amici, quelli veri li conto su una mano!
Credo bisognerebbe mettersi d'accordo sul concetto "comunicare". Di certo "mi piace" non è comunicare. C'è di tutto in mezzo. Dalla disinformazione alla paura di esprimere un giudizio o all'incapacità. Alcuni non partecipano perché non saprebbero sostenere delle tesi. Anche impopolari.
Di certo i social non insegneranno a comunicare. Anzi. Non possiamo ipotecare che fb sostituisca il rapporto verbale. A parte che su fb la maggior parte dei post sono link a video.
Mi pare che molti si sforzino di pubblicare delle cose. Ma alla fine hanno un elenco infinito di video . Raramente vedo un link ad un libro.
Personalmente per comunicare devo o scrivere o parlare. Ora comunico. Magari mi leggete in 5. Ma non importa. C'è grande confusione. Leggere un Bignami non vuol dire studiare. Studiare è passione, volntà, sacrificio.
Ed egualmente comunicare. E' bisogno di confronto, ascoltare, mettersi in gioco.
@ stefano
la comunicazione è cambiata, si fa anche sui social, hanno stravolto tutto! Pensa al nord Africa, lì è stata essenziale, twitter in primis.
Pensa agli spot in tv, hai visto che ci stanno le iconcine di Fb e Twitter ?
Per il resto concordo…c'è grande confusione, leggere un bignami non vuol dire studiare figurarsi sapere !!! questa me la segno !